Sottospecie endemica italiana, originaria della Sicilia e sino a pochi decenni fa a rischio di estinzione: presenta adattamenti che la rendono capace di sopravvivere nel clima caldo-arido del territorio siciliano. Questa sottospecie ha un percorso filogenetico diverso rispetto ad A.m.ligustica, collocandosi in una posizione intermedia tra le sottospecie dell’area mediterranea centrale e la nord-africana A. m. intermissa, quasi a costituire un ponte filogenetico tra le api europee e quelle africane.
Negli anni ‘80 il rapido sviluppo di una apicoltura professionale e l’assenza di grandi produttori di regine sull’isola ha prodotto una massiccia e continua importazione di api ligustiche dal resto d’Italia.
A livello esteriore, l’ape siciliana viene riconosciuta prima di tutto per il colore scuro: i tergiti addominali sono completamente scuri o al massimo presentano delle macchie gialle; i peli del torace hanno un colore giallastro e non grigio o bruno come generalmente avviene nelle altre sottospecie scure. Rispetto alla vicina Ligustica la sicula presenta oltre al colore alcune altre differenze morfometriche, come l’ala anteriore più piccola e la proboscide più corta.
Oggi l’ape siciliana pura sopravvive grazie all’impegno di pochi allevatori situati nella parte occidentale dell’isola, che mantengono linee in purezza grazie alla possibilità di isolamento offerta dalle isole minori degli arcipelaghi siciliani.